Per quanto le applicazioni IoT siano già molto diffuse sia nel contesto impresa che nel mercato dei consumatori, l’impressione è di trovarsi ancora nelle fasi primordiali dello sviluppo di una tecnologia destinata a capillarizzare l’interattività tra dispositivi e utenti sempre più coinvolti in una realtà che pare inevitabilmente destinata alla costante connessione tra il mondo reale e i suoi alter ego digitali.
Ormai la maggior parte dei dispositivi tecnologici con cui siamo chiamati ad interagire ogni giorno è puntualmente connessa a Internet, in un trend che si preannuncia in costante crescita, fino alle previsioni miliardarie che ci attendono nel futuro prossimo.
Secondo Gartner, il volume d’affari riconducibile alle tecnologie IoT aumenterà del 30% ogni anno, fino ad arrivare a circa 75 miliardi di device interconnessi entro il 2025 (fonte Statista). Nelle sue previsioni, IDC si sbilancia ulteriormente, arrivando ad ipotizzare addirittura 80 miliardi di device IoT nel medesimo lasso di tempo.
È evidente come la prima fase evolutiva dell’IoT sia stata di natura prevalentemente tech driven. Quanto ci attende da ora in avanti va soprattutto in una direzione sempre più funzionale ad obiettivi di business ben precisi, in quanto le aziende stanno diventando sempre più consapevoli del potenziale dell’IoT nelle rispettive applicazioni.
Fonte: economyup, techeconomy, osservatori.net, corrierecomunicazioni