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L’evoluzione dell’IoT in Italia: quali sono le opportunità per le PMI?

Riparte e si evolve il mercato dell’Internet of Things in Italia.

Il 2021 è stato un anno di ripresa importante per l’Internet delle Cose: cresce la consapevolezza da parte di organizzazioni, Pubbliche Amministrazioni e consumatori, sempre più interessati a gestire da remoto asset e dispositivi smart, attivandone servizi e funzionalità avanzate. Nuove strategie e modelli di business arrivano sul mercato aumentando le aspettative per il futuro, complici anche i numerosi investimenti previsti dal PNRR.

Il mercato IoT in Italia

Dai risultati dell’Osservatorio IoT 2022 emerge che l’offerta di soluzioni si è evoluta con nuovi servizi di valore, realizzati grazie alle grandi quantità di dati raccolti da oggetti connessi. 

L’indagine, che ha coinvolto 95 grandi imprese e 302 PMI italiane evidenzia come il 2021 abbia registrato una forte crescita del mercato IoT segnando un +22% rispetto al 2020 per un valore complessivo di 7,3 miliardi di euro, ben oltre ai livelli pre-Covid (nel 2019 il valore del mercato IoT era pari a 6,2 miliardi di euro). 

Parallelamente al valore di mercato, cresce l’offerta di soluzioni IoT con nuovi servizi di valore (ben l’80% delle grandi aziende ha attivato servizi a valore aggiunto basati sull’Internet of Things, +4% rispetto al 2020) grazie alle grandi quantità di dati raccolti da oggetti connessi attivi che oggi nel nostro Paese raggiungono il numero di 110 milioni, poco più di 1,8 per abitante.

Il gap tra grandi aziende e PMI

La dimensione aziendale determina ancora il livello di maturità e di conoscenza  sull’argomento Internet of Things. Infatti il 96% delle grandi aziende che hanno partecipato all’indagine dichiara di conoscere le soluzioni IoT per l’Industria 4.0 ma solo il 46% delle PMI ne ha sentito parlare. Il 69% delle grandi aziende ha avviato almeno un progetto, mentre solo il 27% delle PMI ha fatto altrettanto. 

Rispetto al 2020 si registra una lieve riduzione del gap esistente tra grandi imprese e PMI in termini di conoscenza (-3%) e un lieve aumento per quanto riguarda la diffusione dei progetti (+3%). Sono segnali che evidenziano come le PMI non riescano ancora a dare una svolta decisiva verso l’innovazione in ottica 4.0.

PNRR: un’opportunità per l’Internet of Things e per le PMI

Grandi opportunità per l’Internet of Things si aprono ora con il PNRR. 

Molti degli investimenti previsti all’interno del Piano – dalla Smart Factory alla Smart City, passando per lo Smart Building e l’Assisted Living – riguardano ambiti in cui l’Internet of Things può giocare un ruolo chiave, per 30 miliardi di euro di risorse complessive. 

“Il mercato dell’Internet of Things si trova in una fase di grande sviluppo – afferma Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio IoT – sia dal punto di vista della crescita economica che della consapevolezza dei vari attori. 

“Nei prossimi anni siamo chiamati ad una sfida che determinerà il futuro delle prossime generazioni – continua Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things –. La transizione ecologica potrà essere supportata da processi più efficienti, strumenti smart che permettano di ridurre i consumi di energia e di prevedere quando un macchinario ha bisogno di manutenzione, prima che questo si guasti. Su tutti questi fronti l’Internet of Things può svolgere un ruolo importante e la riprova di questo sta nei quasi 30 miliardi di euro contenuti nel PNRR che riguarderanno progetti basati su tecnologie IoT”.

Cosa riserva il futuro

Per quanto le applicazioni IoT siano già molto diffuse sia nel contesto impresa che nel mercato dei consumatori, l’impressione è di trovarsi ancora nelle fasi primordiali dello sviluppo di una tecnologia destinata a capillarizzare l’interattività tra dispositivi e utenti sempre più coinvolti in una realtà che pare inevitabilmente destinata alla costante connessione tra il mondo reale e i suoi alter ego digitali.

Ormai la maggior parte dei dispositivi tecnologici con cui siamo chiamati ad interagire ogni giorno è puntualmente connessa a Internet, in un trend che si preannuncia in costante crescita, fino alle previsioni miliardarie che ci attendono nel futuro prossimo. 

Secondo Gartner, il volume d’affari riconducibile alle tecnologie IoT aumenterà del 30% ogni anno, fino ad arrivare a circa 75 miliardi di device interconnessi entro il 2025 (fonte Statista). Nelle sue previsioni, IDC si sbilancia ulteriormente, arrivando ad ipotizzare addirittura 80 miliardi di device IoT nel medesimo lasso di tempo.

È evidente come la prima fase evolutiva dell’IoT sia stata di natura prevalentemente tech driven. Quanto ci attende da ora in avanti va soprattutto in una direzione sempre più funzionale ad obiettivi di business ben precisi, in quanto le aziende stanno diventando sempre più consapevoli del potenziale dell’IoT nelle rispettive applicazioni. 

 

Fonte: economyup, techeconomy, osservatori.net, corrierecomunicazioni

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