La Direttiva UE sul whistleblowing ha reso il tema della denuncia di irregolarità sul posto di lavoro sempre più importante in tutta Europa.
Dato che alle organizzazioni viene richiesto di introdurre canali di segnalazione e misure di protezione per le persone che parlano apertamente, cosa è necessario sapere in un panorama normativo in rapida evoluzione?
La denuncia di illeciti aziendali ha acquisito maggiore importanza negli ultimi anni grazie a una serie di scandali ed eventi di alto profilo. La crisi finanziaria globale del 2007-2008 ha rivelato una diffusa cattiva gestione delle istituzioni finanziarie e lo scandalo Volkswagen Dieselgate nel 2015 ha visto la casa automobilistica truccare i test sulle emissioni negli Stati Uniti. Entrambi Questi entrambi eventi sono costati alle aziende miliardi di dollari e sono considerati esattamente il tipo di incidenti che efficaci politiche e canali interni di denuncia delle irregolarità avrebbero potuto contribuire a prevenire.
Nel 2017 il movimento #MeToo ha visto molte star di Hollywood denunciare Harvey Weinstein di abusi sessuali. Questo movimento ha portato ad un aumento del numero delle aziende che hanno messo in atto tutele e strutture più forti per il personale che cerca di segnalare comportamenti illegali o preoccupanti.
L’UE ha introdotto la Direttiva Whistleblowing nel 2019 come risposta agli scandali più recenti come Luxleaks, Panama Papers e Cambridge Analytica. Una volta che tutti i paesi dell’UE avranno implementato la Direttiva, tutte le aziende con più di 50 dipendenti saranno tenute a stabilire una whistleblowing policy e un sistema di protezione legale offerta alle persone che denunciano atti illeciti.
In Italia, il 9 marzo 2023 il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo recante attuazione della Direttiva UE 1937/2019 in materia di whistleblowing e la nuova legge italiana sul Whistleblowing (d.lgs n.24) è entrato ufficialmente in vigore. Infatti, entro il 17 dicembre 2023 tutti i soggetti del settore privato che hanno impiegato, nell’ultimo anno, una media non superiore a 249 dipendenti dovranno stabilire un canale di segnalazione.
È richiesto dunque alle organizzazioni di fornire un canale sicuro ed efficace per consentire ai dipendenti di segnalare comportamenti scorretti in modo anonimo. Le piattaforme di whistleblowing svolgono un ruolo chiave nell’assicurare la responsabilità, l’integrità e la trasparenza all’interno delle organizzazioni. Le leggi dell’UE in materia richiedono che i canali di segnalazione siano sicuri, garantiscano l’anonimato e consentano il feedback. Con una soluzione online, infatti, è possibile garantire elevati livelli di sicurezza dei dati conformi al GDPR, nonché comunicazioni riservate e tempestive e feedback con il segnalante.
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La piattaforma è sviluppata infatti per soddisfare le più rigide esigenze in fatto di sicurezza e riservatezza: punto essenziale della procedura di whistleblowing. La sicurezza dei vostri dati è la nostra massima priorità e la privacy è al centro delle nostre attività. La nostra azienda NS12, la società dietro Whistlebase, è certificata ISO 27001, ISO 20000, ISO 9001. La nostra attenzione è sempre rivolta alla sicurezza e al GDPR.
Anche la qualità dell’hosting è fondamentale. Whistlebase è ospitato interamente in Italia e nessun dato viene elaborato o memorizzato al di fuori dell’Unione Europea.
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