In questo contesto, prevalentemente caratterizzato dalla presenza di piccole e spesso microscopiche imprese, determinate iniziative assumono particolare rilevanza, soprattutto considerando l’Italia, dove tale scenario è più pronunciato rispetto ad altri Paesi. Tra queste, si evidenziano le misure di sostegno come i crediti fiscali destinati alla formazione digitale, conosciuti come “formazione 4.0”, che sono stati previsti fino al 2022. Tuttavia, il quadro generale degli incentivi alle imprese è in fase di riforma, passando dalla denominazione “Transizione 4.0” a “Transizione 5.0”. Questa trasformazione rappresenta un indicatore cruciale e dovrebbe vedere la sua piena attuazione all’inizio del nuovo anno, dopo un lungo processo di negoziato con la Commissione europea, all’interno della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), recentemente approvato.
Un rischio che è stato recentemente sollevato riguarda la possibile somma della transizione ecologica e dell’efficienza energetica a un paradigma 4.0 che potrebbe non essere ancora sufficientemente consolidato. Tale accostamento potrebbe non portare vantaggi significativi né alla transizione ecologica né all’efficienza energetica, compromettendo inoltre la competitività nazionale. L’obiettivo principale delle misure di sostegno dovrebbe essere proprio il beneficio per la competitività del paese.
In un contesto tecnologico caratterizzato da rapidi cambiamenti, gli imprenditori, soprattutto quelli di dimensioni più contenute, dovrebbero essere supportati non solo, e forse nemmeno principalmente, con incentivi finanziari finalizzati all’acquisto di hardware o software. Al contrario, un focus particolare dovrebbe essere dedicato all’incremento delle competenze imprenditoriali, fornendo loro gli strumenti necessari per effettuare investimenti mirati e adeguati alla loro situazione specifica.
In questa prospettiva, l’adozione di misure come i voucher per l’acquisto di servizi di consulenza per l’innovazione da parte di soggetti accreditati assume un ruolo chiave. Tali servizi possono includere un audit 4.0 (o 5.0) basato su un benchmark dello stato delle tecnologie in uso rispetto ai migliori concorrenti del proprio settore, insieme a un piano concreto per migliorare il proprio livello tecnologico. In questo scenario, gli incentivi finanziari diventano strumenti per facilitare e accompagnare il processo di crescita effettiva, personalizzato in base alle reali esigenze delle imprese, anche attraverso l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. Allo stesso tempo, tali incentivi contribuiscono a evitare investimenti poco utili, sia a carico dello Stato che delle imprese stesse.