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Inclusione e diversità: che effetti hanno sulle performance aziendali?

In un contesto sociale ed economico sempre più articolato, stanno emergendo in modo sistematico nuove necessità legate alla gestione inclusiva delle diversità. Appare sempre più evidente che la diversità della forza lavoro sia strettamente correlata ai profitti e alla possibilità di generare valore e che le opportunità che il diversity management offre in termini di miglioramento del clima aziendale siano davvero rilevanti.

Creare un ambiente di lavoro culturalmente vario e inclusivo non è solo corretto sul piano etico ma permette di generare dei vantaggi concreti per le comunità e le aziende. Inclusione significa, infatti, permettere a ognuno di esprimere a pieno le proprie idee e il proprio potenziale, favorendo, nello stesso tempo, il confronto tra i colleghi e la crescita dell’attività.

Ma cosa significa davvero promuovere l’inclusione sul posto di lavoro, o all’interno di un team? Come passare dalla teoria alla pratica?

NS12 crede fermamente che la valorizzazione delle pratiche inclusive nel mondo del lavoro contribuisca al successo e alla competitività dell’impresa.

È statisticamente dimostrato che i brand più inclusivi sono decisamente più apprezzati dai clienti, attirano più talenti e registrano migliori performance economiche. Infatti, come dimostra il Diversity Brand Index 2022, il 63% delle persone sceglie con convinzione brand più inclusivi, perché ne percepiscono il grande valore non solo per la loro vita di singoli, ma per la comunità in generale. E questo vale anche per le aziende che forniscono prodotti e servizi.

Fino a poco tempo fa la direzione era tutt’altra: anziché valorizzare le differenze tra dipendenti, collaboratori e dirigenti, si tendeva a privilegiare un modello aziendale che le annullasse in virtù di valori aziendali più alti. Oggi, invece, queste tipologie di comportamento sono sempre più criticate e ostracizzate, nonostante la loro presenza non sia stata del tutto eradicata.
E se il concetto di diversità, connesso a quello dell’inclusione, aveva fatto i suoi primi passi grazie a leggi ad hoc come quella sulle Pari Opportunità (legge 165/2001), prevedendo l’inserimento in azienda di persone con disabilità fisiche e psichiche, di contro sul tema diversity c’è ancora molto da lavorare.

Spesso è difficile accettare un modo di lavorare diverso, specialmente in un momento come questo, in cui le riunioni sono diventate virtuali ed è sempre più importante coinvolgere direttamente le persone chiedendo loro di prendere la parola e di esprimersi, perché soltanto in questo modo è possibile permettere a tutti di dare il proprio contributo e di esprimere il proprio potenziale.

Il diversity management: perché al giorno d’oggi è fondamentale

Ma quindi, un’azienda come può essere realmente inclusiva?

Sempre più frequentemente si parla di diversity management mentre molte aziende, le multinazionali in primis, lo stanno già mettendo in pratica per valorizzare la diversità come elemento utile alla crescita. Non si tratta quindi solo di accogliere tutte le risorse aziendali nella loro completezza, ma di veri e propri processi studiati per creare un ambiente adatto ai bisogni di tutti.
Questo tipo di scelta etica consente sicuramente una maggiore soddisfazione da parte dei dipendenti e un incremento della percezione della responsabilità del proprio ruolo, incoraggiando parallelamente un maggiore dialogo e l’attivazione di un percorso orientato al cambiamento e all’innovazione.

A supporto del processo di inclusione, nel 2020 è stato creato uno studio – l’Employer Brand Research  – per dimostrare quali fossero le caratteristiche aziendali più interessanti per le persone in cerca di impiego: su circa 200.000 persone intervistate, una significativa maggioranza ha sostenuto che la percezione di inclusione e diversità promossa dall’azienda era uno dei fattori principali di scelta.

I vantaggi dell’inclusione sulle performance aziendali

Il vantaggio principale che i dipendenti percepiscono in un’azienda inclusiva è che la propria opinione conta: ci si sente responsabilizzati e ascoltati, il che è condizione necessaria affinché ogni lavoratore possa esprimere in azienda tutto il potenziale e il talento di cui dispone. Il risultato è un sentito senso di appartenenza alla realtà aziendale, con un livello di accountability e di performance che ne beneficiano fortemente. In parallelo la cultura aziendale cresce, porta a bordo talenti diversi e li fa “scontrare” lavorando sulle soft skills di tutti, per una crescita armonica e sostenibile dell’intero team.

La maggior parte dei leader concorda, inoltre, sull’importanza di un luogo di lavoro inclusivo. Ma il significato di essere inclusivi e il modo in cui prende vita varia notevolmente da un’azienda all’altra. Per alcuni, comporta l’assunzione e il mantenimento di una sezione trasversale diversificata di dipendenti. Per altri, significa ospitare corsi di formazione sui pregiudizi inconsci o avviare gruppi di risorse per i dipendenti.

Sebbene questi sforzi siano ottimi punti di partenza, NS12 crede che un’organizzazione che cerca di enfatizzare veramente l’inclusione dovrebbe creare una cultura che abbracci idee, prospettive, esperienze e persone uniche. Sondare le persone e assumere una forza lavoro diversificata è solo una parte dell’equazione. La chiave per un ambiente di lavoro inclusivo è assicurarsi un vero impegno da parte di tutti, ogni giorno e in tutta l’organizzazione, per poter creare una cultura davvero inclusiva.

Il futuro delle aziende: la smart inclusion

La verità è che essere inclusivi è più facile a dirsi che a farsi.

L’inclusione ruota attorno alle interazioni quotidiane tra dipendenti, manager, leader, team e colleghi. In altre parole, pratiche di lavoro veramente inclusive si basano sul supporto della leadership e sull’energia di base.
Per avere un impatto reale e mostrare un impegno costante nei confronti delle persone e un ambiente di lavoro smart ed inclusivo, è importante comprendere le dinamiche in atto nella propria azienda ed eventualmente cercare di migliorarle.

La creazione di un ambiente di lavoro inclusivo presenta certamente le sue difficoltà, ma una buona organizzazione e una strategia che guardi al medio e al lungo periodo sono i fattori chiave che consentono alle aziende di attrarre e fidelizzare i talenti più richiesti, migliorando così la propria reputazione e generando risultati innovativi.

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