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Formazione aziendale: cosa fare per assicurare risultati performanti in poco tempo?

In un mondo veloce, competitivo, globalizzato, in costante evoluzione e fortemente interconnesso, la formazione non è solo una capacità aggiuntiva, ma un elemento imprescindibile per una società chiamata ad affrontare la trasformazione digitale in corso interfacciandosi con altre realtà predominanti nel mercato. 

Tuttavia non sempre, fra le aziende italiane, è così facile trovare un personale altamente formato.

Nelle ultime settimane, Il Sole 24 Ore, ha ribadito, riportando un’interessante indagine svolta da organismi ICT internazionali, che un’organizzazione diventa “competitiva” quando è in grado di garantire ai suoi dipendenti strumenti di lavoro e tecnologie all’avanguardia.

Specialmente le realtà che vivono di gare d’appalto, per essere presenti e aggiudicarsi i vari bandi, devono avere quel qualcosa in più che emerga rispetto ai “concorrenti”.

L’elemento aggiuntivo è rappresentato dalla formazione, ma prima di proporla ai clienti esterni è opportuno che venga applicata internamente coerentemente con quelli che sono i valori proposti.

Quali strategie istruttive adottare per garantire alti standard di qualità?

Formazione iniziale come garanzia di risultato futuro

Avere personale qualificato su aree specifiche aumenta l’immagine aziendale: i dipendenti lavorano presso il cliente e rappresentano il biglietto da visita all’esterno.

Le risorse devono essere coinvolte, fin dalla fase preliminare del tirocinio, in percorsi formativi altamente performanti e individuali proprio per assicurare una crescita costante e una miglior qualità del lavoro che viene effettuato step by step.

La fase di onboarding diventa così altamente preziosa: è in questo periodo nel quale si scoprono quelle che sono le competenze di partenza e gli eventuali gap da colmare.

Il neo assunto è motivato e predisposto a crescere, per questo investire su di lui, anche se rappresenta un costo per l’azienda, è una strategia che a lungo tempo assicura un personale preparato e incentivato.

Lo stage deve essere visto come un’opportunità per l’impresa per guidare il tirocinante in un processo di crescita, coinvolgendolo attivamente nella vita aziendale. 

Se lo stagista viene fidelizzato, l’impresa ottiene una risorsa in più.

Formazione qualificata e variegata: corsi Microsoft e non solo

Per distinguersi dalle altre società è un bene avere al proprio interno personale specializzato e certificato in corsi multidisciplinari e all’avanguardia.

I corsi Microsoft rappresentano, per esempio, un elemento in più per l’azienda.

Non è così scontato trovare un team Microsoft Gold Partner, qualifica che si ottiene se un certo numero di propri dipendenti ha completato, con successo, il percorso di certificazione. Soprattutto, l’elemento che può fare la differenza è quello di avere all’interno della società un trainer Microsoft addetto alla formazione interna ed esterna.

Puntare sui percorsi Microsoft permette di differenziarsi ulteriormente dai competitors.

Non solo corsi MOC: per garantire una completezza e un alto standard qualitativo l’azienda deve supportare il proprio personale a conseguire molteplici certificazioni negli ambiti più attinenti al mercato al quale si rivolge.

Ben vengano quindi i corsi in project management, in ambito sistemistico e in lato sviluppo.

La varietà dei titoli ottenuti permette così di avere maggiore probabilità di vincere le gare d’appalto soddisfando vari elementi tecnici spesso presenti nel capitolato.

Promuovere periodiche iniziative di accrescimento delle skill sulle tecnologie più richieste nel panorama IT è un elemento necessario per rispondere repentinamente ai vari cambiamenti e innovazioni.

Formazione no stop

In un mercato altamente evolutivo e competitivo non è consentito prendersi pause o restare indietro.

Bisogna “sfruttare” il momento di “stallo” per proseguire e intensificare l’iter formativo adeguandolo ai mutamenti sociali in corso.

In uno scenario globale divenuto particolarmente instabile nell’ultimo periodo, farsi trovare pronti, avendo colmato gli eventuali gap conoscitivi, diventa imprescindibile.

La pandemia ha ancora di più spinto ad adattarsi al cambiamento e alla versatilità del personale.

I mesi in smartworking e la possibilità di poter gestire il proprio tempo di lavoro in maniera più individuale e indipendente può e deve diventare l’occasione per colmare le eventuali lacune presenti e approfondire quello che può essere utile per interpretare il cambiamento in corso.

Se il mondo IT è in continua evoluzione anche la formazione deve esserlo.

Formazione tailor made

In questa ottica di continuo adattamento a quelle che sono le nuove esigenze ed evoluzioni, la formazione tailor made, mirata a rispondere ai fabbisogni progressivi dell’ambiente, delle imprese e delle persone, diventa un ausilio prezioso.

Ogni risorsa deve quindi essere destinata a un percorso istruttivo “su misura” all’interno dell’azienda.

Valorizzare le risorse individualmente e aiutarle a esprimere le proprie attitudini vuol dire dotare loro degli strumenti più idonei di crescita, accompagnandoli nel cammino e facendoli sentire parte attiva del gruppo in base alle loro competenze e predisposizioni.

In conclusione, possiamo affermare che ogni piccola o media impresa, soprattutto quelle nel campo IT, deve investire nell’apprendimento continuo e personalizzato non solo per la perfomance esterna, ma perchè ciò aumenta l’impegno e l’entusiasmo dei propri collaboratori. Questi elementi assicurano, nel lungo periodo, i risultati più vantaggiosi per crescere nel mercato.

In un momento così difficile, la motivazione e la preparazione restano le armi vincenti da mettere in campo, sin da subito, per farsi trovare sempre pronti a ogni cambiamento socio economico e tecnologico in corso.

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