Ci sono tre livelli in cui Decision Intelligence può supportare le decisioni aziendali.
Il primo livello è il supporto decisionale, in cui le macchine forniscono alcuni strumenti di base per supportare il processo decisionale umano, come avvisi, analisi ed esplorazione dei dati. Le decisioni stesse sono prese interamente dagli esseri umani.
Il secondo livello è l’aumento delle decisioni, in cui le macchine svolgono un ruolo più ampio e più proattivo nel processo decisionale. Analizzano i dati e generano raccomandazioni e previsioni per i decisori umani da rivedere e convalidare. Ad esempio, potrebbero dare una raccomandazione del tipo: “Dovresti acquistare 200 prodotti dal venditore A prima del 30 marzo; questo ti consentirà di risparmiare 20 mila euro”. Gli esseri umani possono prendere decisioni in base ai suggerimenti della macchina semplicemente accettando la raccomandazione, oppure possono collaborare con la macchina per modificare la raccomandazione stessa.
Il terzo livello è l’automazione delle decisioni, che riduce ulteriormente il coinvolgimento umano necessario nel processo decisionale. A questo livello, le macchine eseguono in autonomia sia la fase di decisione che quella di esecuzione. Per il primo passaggio, prendono decisioni autonome, utilizzando una combinazione di strumenti come regole, ottimizzazioni e previsioni basate sull’intelligenza artificiale. Per la seconda fase, attuano automaticamente tali decisioni senza il coinvolgimento umano. Invece, gli esseri umani hanno una panoramica di alto livello, monitorando i rischi e qualsiasi attività insolita e rivedendo regolarmente i risultati per migliorare il sistema.
Questo è in gran parte un modello di maturità, con la possibilità di avanzare attraverso i livelli. Tuttavia, non tutte le decisioni dovrebbero essere automatizzate o aumentate. Alcuni dati sono così sensibili, complessi o rari che è meglio mantenerli a livello di supporto decisionale mantenendo un approccio umano.
Un sistema di Decision Intelligence efficace in teoria dovrebbe offrire tutte e tre le modalità operative: supporto, potenziamento e automazione. Ciò consentirebbe agli utenti di avanzare attraverso i livelli di automazione mentre sviluppano fiducia nella tecnologia e nelle sue capacità. Consentirebbe inoltre la possibilità di declassare il livello di automazione quando necessario, ad esempio nel caso di eventi come la pandemia di Covid-19, durante i quali i dati di vendita dell’anno precedente erano irrilevanti e le previsioni di apprendimento automatico basate su di essi non erano più utili.