Ci sono dei nomi in cui è impossibile non imbattersi quando si decide di lavorare nell’IT e uno di questi è sicuramente Microsoft. Da circa un quarantennio la società fondata da Bill Gates è infatti uno dei principali protagonisti di questo settore, sia in ambito business che consumer, dapprima con la pervasività delle sue soluzioni software e dei suoi sistemi operativi e, più di recente, con i suoi sistemi cloud. Dunque è evidente che qualunque professionista IT debba avere un certo grado di dimestichezza con le tecnologie della sede di Redmond.
Negli ultimi anni il principio ispiratore delle certificazioni Microsoft è profondamente cambiato, con il passaggio dalle certificazioni legate a specifici prodotti alle certificazioni role-based, ossia connesse ai ruoli in azienda. L’obiettivo è facilitare l’apprendimento e l’aggiornamento basandoli su corsi brevi ed esperienze pratiche, invece che su vasti e complessi esami teorici.
“Abbiamo risintonizzato le certificazioni sui ruoli quotidiani delle persone in azienda, come sviluppatori, data scientist o DevOps Engineer”, ha spiegato Jeff Sandquist, corporate VP of developer relations di Microsoft, a CIO.com. “Abbiamo lavorato insieme a partner di settore e aziende utenti per capire quali sono i ruoli di cui hanno bisogno, i task che devono fare e le competenze che devono avere”.
I cambiamenti alle certificazioni Microsoft fanno parte di un più ampio lavoro di revisione della formazione, della documentazione e della verifica delle conoscenze negli esami e nelle prove per i rinnovi annuali.
Questo System of Learning è disponibile anche per i partner che si occupano di formazione, come il nostro NS12 Traing Center dove i clienti possono definire un piano formativo personalizzato per entrare in possesso delle skill di cui hanno bisogno con l’aiuto di un nostro Microsoft Certified Trainer.