L’interesse pubblico è fortemente centrato sull’architettura dei microservizi. (Altrimenti non si spiegherebbe il numero copioso di articoli e video spiegazioni presenti in rete!!)
L’architettura monolitica, predominante e sfruttata per anni nello sviluppo software, è stata recentemente superata da quella dei microservizi.
I sistemi sono diventati infatti sempre più complessi e variegati e gestire un unico blocco, ossia la struttura monolitica, può creare rallentamenti con ripercussioni sui tempi e costi (oltre che sulla soddisfazione del cliente).
Più aumentano le funzionalità, più l’architettura diventa ingombrante e quindi più difficile e vincolante da gestire.
Reattività, velocità, flessibilità al cambiamento sono invece le parole chiave dell’IT del futuro. Parole che fanno parte del vocabolario delle applicazioni di grandi dimensioni moderne, ma che si sposano difficilmente con il concetto di monolitico.
NS12, da sempre attenta a quelli che sono i trend di mercato, utilizza attivamente questa nuova tecnologia sviluppando progetti, attualmente, per realtà pubbliche note come Banca d’Italia e Agenzia delle Entrate.
Una parte della Software Factory interna sviluppa software utilizzando i microservizi. Gli sviluppatori hanno ricevuto una preventiva e adeguata formazione per affrontare in maniera efficace la sfida. Il team è soddisfatto di poter sfruttare e approfondire questo nuovo approccio architetturale, altamente motivante.
Approcciarsi ai microservizi, per una realtà in prima linea nello sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative e coinvolta in importanti progetti di consulenza, rappresenta infatti un plus.
Per quale motivo una realtà come NS12, che opera da più di dieci anni con la maggior parte della pubblica amministrazione e con le più importanti aziende private, ha deciso di efficientare i suoi processi passando ai microservizi?